L'albero di Natale Risale ai riti pagani del ceppo, bruciato a partire dal solstizio invernale. Questo ceppo doveva essere scelto tra i migliori ed essere preferibilmente di quercia (che simboleggia la forza e la solidità), e veniva arso davanti alla famiglia al completo. L'usanza di adornare l'albero di Natale in occasione della festa fu prerogativa degli antichi popoli germanici che festeggiavano il passaggio dall'autunno all'inverno bruciando enormi ceppi nei camini e piantando davanti alle case un abete ornato di ghirlande. La tradizione si estese presso molti altri popoli del nord Europa e cominciò ad accompagnare la ricorrenza natalizia. Alle ghirlande si unirono nastri e frutti colorati, poi le candeline, fino a quando, verso la metà del 1800, alcuni fabbricanti svizzeri e tedeschi cominciarono a preparare leggeri e variopinti ninnoli di vetro soffiato che diventarono di moda e costituirono l' ornamento tradizionale dell'albero natalizio. Poi arrivarono anche le lampadine e le decorazioni di plastica; oggi non c'è più limite alle fantasie per creare addobbi e abbellimenti per i rami. |
Il presepe In ogni casa viene allestito un presepe (o presepio), che rappresenta la scena della nascita di Gesù realizzata per mezzo di statuine di materiale vario. |
Il calendario dell'Avvento In moltissimi paesi ove si festeggia il Natale, vi è l'usanza di comprare o "costruire" il calendario dell'Avvento, per attendere il Natale giorno per giorno. Generalmente, il calendario è realizzato in cartoncino, o in stoffa; dietro le 24 finestrelle o dentro dei sacchettini numerati dall'1 al 24, si nasconde un dolcetto, una caramella, una figuretta in cioccolato. La Vigilia di Natale viene aperta l'ultima finestrella. In Germania si usa anche un calendario formato da una ghirlanda di rami d'abete, con 24 scatolette appese. Sono tutte avvolte in allegra carta colorata, e in ognuna è nascosta una sorpresa. I bambini ne aprono una al giorno, seguendo le date scritte sopra. Visita il: Calendario dell'avvento online realizzato in esclusiva da Ciccina.it Corona dell'Avvento Diversa, ma con lo stesso significato, è la corona dell'Avvento, diffusa anche in Italia. |
La melagrana Simbolo della terra, questo frutto rappresenta la rigenerazione della natura. Gesù viene spesso dipinto con una melagrana in mano, che in questo caso acquista il significato simbolico di rinascita, resurrezione. |
L’agrifoglio e il pungitopo Queste piante si caratterizzano per le loro foglie dure e con le spine, simbolo di forza e prevenzione contro tutti i mali, entrambe considerate portatrici di fortuna. Le bacche rosse sono il simbolo del Natale, il simbolo della luce e del buon auspicio, una promessa di abbondanza e fecondità per il nuovo anno che comincia. Secondo la leggenda, le foglie spinose rievocano le spine della corona di Cristo e le bacche il rosso del suo sangue. |
Il cero natalizio Gesù è la luce del mondo, la notte di Natale è la notte in cui la luce arriva tra gli uomini: il cero natalizio simboleggia proprio l’avvento del bambino Gesù come luce che nasce nel mondo, come dice la liturgia. In Francia e in Inghilterra è tradizione accendere tre ceri fusi insieme alla base, che simboleggiano la Trinità. |
Il vischio Pianta natalizia per eccellenza, oggi è un simbolo di buon augurio, di pace, che protegge perché incarna lo spirito vitale.Del vischio ne parlava già Virgilio nell’Eneide. In passato era considerata una pianta divina e miracolosa tanto che era permesso raccoglierla solo ai sacerdoti, utilizzando un falcetto d’oro. |
Le ghirlande Durante la vigilia di Natale, mentre Gesù benediceva gli alberi di Natale, notò un albero ricoperto di ragnatele, nel giardino di una casa. Nel momento in cui la sua benedizione scese su quell'albero, le ragnatele si trasformarono in bellissime ghirlande d’oro e d’argento. Da quel giorno le ghirlande furono adoperate per addobbare gli alberi di Natale. |
La stella di Natale I primi europei a scoprirla furono gli spagnoli di Cortès che, giunti nella odierna Città del Messico nel 1520, la notarono fra una moltitudine di fiori e frutti che venivano trasportati in canoa nella laguna della città per essere donati loro dai sudditi di Montezuma. La Stella di Natale era coltivata dagli Indios e dagli Aztechi, che la conoscevano col nome di "Cuetlaxòchitl" e la consideravano simbolo di purezza. Gli Aztechi credevano ad una leggenda secondo la quale alcune gocce di sangue di una dea, morta per amore, si riversarono sulla pianta, regalandole il magnifico colore che anche noi ancora apprezziamo.Le sue meravigliose brattee rosse, così calde al nostro sguardo, simboleggiano "l'amore verso il prossimo" e "la fiducia smisurata e illimitata". |
La stella cometa La stella cometa è senza dubbio uno dei simboli che chiaramente rappresentano un presepe.Di questo fenomeno astronomico che annuncia la nascita di Gesù ne parla il racconto del Vangelo secondo Matteo. I tentativi scientifici, di identificare se davvero un corpo celeste sia stato visibile sul cielo di Gerusalemme sono stati moltissimi ma non molta luce è stata fatta. Le rappresentazioni della natività, quindi dei presepi, hanno cominciato ad avere questo astro posto esattamente sopra la piccola capanna dove Gesù è nato. Di esempi ve ne sono moltissimi, prendiamo per esempio “L'Adorazione dei Magi” di Giotto, in questo affresco è ben visibile la Stella Cometa, che già all'epoca era riconosciuta come simbolo della natività. |