venerdì 29 marzo 2024
Tradizioni di Natale

Il panettone

La sua tipica forma gli ha valso l'appellativo di "Dolce del Duomo di Milano" e Milano d'altronde è considerata la città dove fu confezionato la prima volta. Sull'origine del panettone sono state tramandate alcune leggende. Una di queste sostiene che il panettone fu confezionato per la prima volta nel III secolo d. C. Avrebbe avuto la forma di un grosso pane, confezionato con una pasta pronta, quindi modellata e poi successivamente, dopo qualche giorno, messa a cuocere. Secondo un'altra versione il panettone sarebbe stato confezionato per la prima volta da un certo Ughetto, al tempo di Ludovico il Moro, nella panetteria Della Grazia a Milano e si sarebbe chiamato all'inizio "Pane di Toni" dal nome del panettiere. La diffusione del panettone oltre i confini d'Italia ebbe inizio già 300 anni or sono. Il pittore olandese Jan Alberts Rootius (1615-1674) rappresentò al centro di un suo quadro, Natura Morta con frutta, un magnifico panettone. In Italia sono sorte nel corso degli anni nuove varietà di panettone, ma all'estero è considerato originale solo il panettone di Milano. Attualmente si preparano i panettoni seguendo due scuole: quella tradizionale che privilegia panettoni tondeggianti, larghi di base, piuttosto bassi e schiacciati e l'altra, preferita dalle grandi industrie dolciarie, orientata su panettoni alti, a base stretta e a cupola accentuata.

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Tradizioni natalizie

Festa familiare per eccellenza, il Natale associa i festeggiamenti pagani in vista del rinnovamento portato dal nuovo anno alla celebrazione religiosa della nascita di Gesù Cristo. Il tratto comune di tutte queste festività è il regalo, l'offerta di un dolce, di una leccornia, soprattutto quando questo dono è fatto da una delle grandi figure mitologiche popolari (San Martino in Belgio, in Germania e nei Paesi Bassi, San Nicola nella Francia settentrionale e orientale, Babbo Natale e Gesù bambino in Italia). Un costume antico, in uso in diverse regioni, stabiliva che padrini e madrine offrissero ai loro figliocci un dolce antropomorfo, a forma di fantoccio, di bambino in fasce o di semplice fuso. Un'altra usanza molto antica prevedeva che, la notte di Natale, i bambini facessero il giro di tutte le case del villaggio, portando voti di prosperità e cantando canzoni rituali; in cambio, ne ricevevano doni, soprattutto alimentari: lardo, uova, farina, dolciumi, frutta secca. In Borgogna, per esempio, la "cornette", cialda di mais arrotolata a forma di cornetto, dava il nome anche alla questua. Ma l'avvento del nuovo anno, e soprattutto il Natale, restano caratterizzati da un pasto, la cui composizione e il cui svolgimento seguivano un tempo un rituale preciso. Manifestazione dei legami che univano la cellula familiare, il pasto di Natale, nella maggior parte dei Paesi europei, comprendeva sempre (e spesso comprende ancora) un dolce particolare: in Italia sono il Panettone e il Pandoro al Nord, il panforte e i torroni al centro e gli struffoli al sud; in Inghilterra è il Christmas pudding; in Germania lo Stollen alla frutta candita, che è l'equivalente del ceppo natalizio francese. In Alsazia sono tradizionali il Birewecke, sorta di pagnotta alla frutta secca e canditi, che accompagna le composte, e i Lebkuchen (panpepati), consumati in genere prima della messa di mezzanotte. In Corsica la Strenna, torta a base di formaggio broccio, è preparata più particolarmente per il giorno di Capodanno.

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La cena della vigilia

Un tempo la tavola di Natale era preparata con tre tovaglie bianche di misura differente, in modo da renderla importante e festosa.
La cena della vigilia è il pasto che viene consumato, a seconda delle abitudini,
prima o dopo la messa di mezzanotte.

Francia
Il pasto tradizionale è formato da ostriche, foie gras, salmone, tacchino farcito e tronchetto di Natale. In alcune famiglie si mangia il tacchino al pranzo del 25 dicembre.

Polonia
Il pasto tradizionale è formato da dodici portate. Eccone alcune: zuppa di funghi porcini o alle barbabietole, ravioli ai funghi o ai cavoli...

Stati Uniti
Il pasto tradizionale è composto da: mais, tacchino farcito, torta di zucca seguita talvolta da gelato alla vaniglia.

Spagna
Il pasto tradizionale è formato da zuppa di mandorle, orata arrosto, oca e torrone.

Germania
Il pasto tradizionale è composto da insalata do aringhe, oca grigliata con cavolo rosso e verde, mele e prugne. I dolci sono vari: torte, dolci al miele, brioches ecc.

Portogallo
Il pasto tradizionale è formato da merluzzo cucinato in modi differenti, con cavolo e patate, tacchino alle castagne e come dessert il pain perdu.

Inghilterra
Il pasto tradizionale è formato da prosciutto arrosto, tacchino farcito con cavolini di Bruxelles o piselli, patate arrosto Christmas pudding, torta al cioccolato e frutta secca.

Svezia
Il cenone della vigilia è composto da: aringhe marinate, polpette di carne, prosciutto arrosto con cavolo, dolcetti alle spezie.

Ungheria
Il pasto tradizionale è formato dalle seguenti portate: zuppa di pesce, pesce impanato con patate fritte e come dolce il beigli.

Italia
Il menù varia molto da una regione all'altra, spesso comprende pesce, tacchino alle castagne e panettone.


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Breve storia del presepe

La parola presepe deriva dal latino “Praesepe “ che significava letteralmente stalla, mangiatoia e rappresenta una raffigurazione rievocativa e realistica della natività di Gesù. La prima ricostruzione della scena del presepe si attribuisce a S. Francesco nel 1223. La consuetudine di allestire presepi nelle chiese si diffuse nel 1400 a partire dal Regno di Napoli, allargandosi in seguito in tutto il meridione. Intorno al 1500 nasce la cultura del presepe popolare ad opera di S. Gaetano di Thiene il quale diede un decisivo impulso all'ammissione di personaggi secondari vestiti sia secondo le fogge antiche sia dell'epoca a lui coeva. La nascita del "Figurinaio”, cioè del creatore di statuette avviene sotto il regno di Carlo III . La tradizione presepistica siciliana predilige l'utilizzo della terracotta come materiale realizzativo di presepi i quali vengono ormai riconosciuti come vere e proprie opere d'arte.

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La leggenda di S. Nicola

Nicola era un vescovo molto generoso ed è famoso per i miracoli che ha fatto in favore dei bambini. Una famosa leggenda racconta di quando diede da mangiare ad alcuni bambini poveri ed affamati di una città. San Nicola raccolse frutta, verdura, grano e li fece caricare su una grande barca dalle vele blu che partì alla volta della città. San Nicola bussò alle porte delle case dove vivevano i bambini poveri lasciando loro un sacco di cibo. Da allora san Nicola torna tutti gli anni sulla terra per portare regali ai bambini.

San Nicola in Olanda
Ai bambini olandesi si racconta che San Nicola abita in Spagna col fedele Piero il Nero e che essi arrivano il 6 dicembre a bordo di un grande veliero. Durante tutto l'anno San Nicola annota le buone e le cattive azioni dei bambini, mentre il suo valletto prepara i regali. San Nicola e Piero il nero vengono ricevuti dal sindaco e dalla regina. Il valletto ha la testa coperta di fuliggine perché è lui che infila i regali nei camini. San Nicola sbarca a Amsterdam, la capitale dell'Olanda. Il 6 dicembre è festa per tutti i piccoli olandesi poiché essi ricevono i regali. San Nicola attraversa la città sul suo cavallo bianco fra le grida di gioia dei bambini; poi va a visitare i bambini ammalati. Il 6 dicembre i bambini cercano i regali in casa e leggono i biglietti che li accompagnano.

San Nicola in Austria e in Slovacchia
In Austria San Nicola sfila con i Krampus. Questi sono strani personaggi che minacciano di portare via i bambini disobbedienti. In Slovacchia, San Nicola, sotto la sorveglianza di personaggi mascherati, scaccia la morte dalle abitazioni. la morte è rappresentata da una specie di fantasma che tiene in mano una falce.


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