BLOOD
C'eravamo ritrovati nel mio monolocale che possiedo in città per il solito pokerino settimanale, ma eravamo solo in tre, quando è suonato il cellulare di Marco.PIXEL
dal fiore giapponese alla coscia di ranaStoria di una sbronza
molliche di pane in fila distese sul tavolo. accanto ad un giornale sporco di caffè. odore di chiuso e sigarette nella vacuità circostante. io disteso sul letto spoglio e vuoto di qualche stanza. gli occhi gonfi di sonno. il tempo che trapassa le imposte della finestra e cerca di venirmi a svegliare. ma io sono da un' altra parte. il mio corpo è lì immobile, stanco, incoerente fino all' ultimo, deciso ad aspettare. il telefono non è più in funzione, la cassetta delle lettere è piena di volantini e quindi è come dire che fosse vuota, i vestiti sono sparsi un pò ovunque e c'è in questo momento una sensazione di attesa che aleggia disinvolta nell' aria che non posso più respirare. il mio corpo è supino, non riesco a svegliarlo, vorrei provare, ma mi sento come immobilizzato in un luogo che non riconosco o che non ho mai conosciuto. la stanza è semibuia, proprio come piace a me, e la temperatura è quella ideale per fare qualsiasi cosa. morire amare fumare parlare scopare guardarsi negli occhi e rimanere in silenzio.STORIA DI UN MINUTO
oggi ho incontrato dio. nello specchio del bagno. aveva occhi verdi e capelli lunghi. aveva la barba incolta e uno sguardo triste. si è tolto la maglietta. si è toccato i capezzoli. guardandomi. senza illuminarmi. senza dirmi la sua parola. senza farmi sentire santo o purificato. e ho visto la sua mano scendere. accarezzare il suo corpo. e l' ho visto togliersi le mutande. e prendersi il cazzo in mano. ho visto il cazzo di dio. e ha iniziato a masturbarsi fissandomi negli occhi. e io ero lì a guardarlo. cercando di capire e di afferrare quello che non avrei mai capito e mai afferrato. e vedevo la sua mano muoversi dolcemente. seguendo i ritmi del suo corpo e dei suoi desideri. perchè anche dio ha un corpo. e anche lui ha voglia di scopare e di eccitarsi e oggi è venuto a farmi visita. con il cazzo in mano. a masturbarsi davanti ai miei occhi. e poi ha allungato una mano e ha iniziato a toccarmi. e io l' ho lasciato fare. perchè lui era dio. ed io ero solo uno stupido uomo. con tante paure e molte insicurezze, con tante donne da volere amare e senza riuscire ad essere amato da nessuna di loro, con un cuore vagabondo e un corpo restio alla felicità. e l' ho lasciato fare. e ha iniziato a masturbarmi. e mi ha eccitato. e lo fissavo negli occhi. senza timore. perchè lui era dio e io ero l' Uomo. e allora ho preso coraggio e gli ho sussurrato di succhiarmelo. e lui si è inchinato e l' ha preso in bocca. e me l' ha succhiato tutto. e io ho atteso con calma che facesse per bene il suo lavoro. e sono venuto nella bocca di dio. e questo è stato il mio tributo alla creazione. alla perfezione delle cose. e dio è molto più bravo del diavolo nel succhiare i cazzi. e si è rialzato e i nostri occhi si sono di nuovo fissati. e i miei erano uguali ai suoi. e il suo corpo era uguale al mio. e il suo cazzo era lungo come il mio. e ho detto. grazie dio. per la prima volta nella mia vita. e lui ha sorriso e io ho sorriso.