LA FABBRICA DEL TEMPO
Non posso rivelare il motivo delle mie ripetute visite al Castello di Nothunderland, nemmeno ora che, dopo lunghi anni, l’ho finalmente appreso. Qualcuno, nell’oscurità senza confine dove dormo sonni senza sogni, continua a sussurrarmi di non trasmettere l’eco di quella verità, pena l’annientamento, l’eliminazione eterna, per me e per chi amo sopra ogni cosa e oltre ogni tempo.LA VOCE
La biblioteca si stava svuotando; gli studenti continuavano a uscire con flusso costante, e appena fuori si distribuivano nelle varie tavole calde, snack bar o in qualche trattoria a buon prezzo. Angelo iniziava a respirare, non sopportava troppe presenze, anche se silenziose, intorno a sé, gli toglievano forza e lucidità. Lui non aveva obblighi scolastici, frequentava quel posto per trovarvi degli stimoli culturali, per soddisfare alcune sue curiosità a livello intellettuale. Nei giorni precedenti aveva letto un libro di zoologia e dato un’occhiata ad una monografia sugli invertebrati, poi si era occupato dei moderni romanzieri spagnoli, i suoi preferiti sotto il profilo narrativo, spesso estrosi e creativi. Infine, stava svolgendo delle ricerche su Nora Lamberti, una cantante dalle straordinarie capacità vocali, scomparsa da quelle zone da una ventina d’anni e in maniera alquanto misteriosa. Secondo i giornali d’epoca doveva essere partita all’improvviso, ma esisteva anche la possibilità che fosse morta in un incidente nonostante il suo corpo non fosse stato ritrovato. Dalle foto Angelo realizzò che doveva trattarsi di una bella donna; i lineamenti erano piuttosto regolari, i capelli lunghi e ricci si snodavano attorno al viso dall’espressione vivace e insieme attenta. Stando alle cronache l’estensione vocale della Lamberti raggiungeva le cinque ottave, e i suoi incredibili virtuosismi avevano indotto la critica a paragonarla alla grande cantante peruviana Yma Sumac. Possedeva inoltre una grande presenza scenica, con movimenti sinuosi ed aggraziati del corpo che sottolineavano il canto. Appassionato da sempre di musica, in passato aveva collaborato con diverse testate che si occupavano di rock, jazz e avanguardia, Angelo si sentiva attratto verso quella figura di artista, e non vedeva l’ora di ascoltare qualche sua composizione (tra l’altro era anche un’autrice), ma il ben fornito negozio di dischi posto nel cuore della cittadina non aveva nulla della Lamberti. Angelo si era informato dalla proprietaria del negozio, una bella signora bionda sulla quarantina, che gli aveva risposto che tutta la produzione discografica della cantante risultava da tempo fuori catalogo. Trovando strana la faccenda, Angelo aveva svolto delle ricerche su internet, dalle quali risultava che diversi titoli erano ancora disponibili, ma dopo l’ennesima richiesta la signora bionda aveva chiuso il capitolo dicendogli che sussistevano dei problemi di distribuzione e che in tutti i modi i CD della Lamberti erano comunque irreperibili.Il Seppellitore
Sono un professionista: seppellisco sentimenti. Sì, esatto, avete capito bene: sentimenti.LOCULI
E’ accaduto molti anni fa, eppure ancora adesso…La tomba
Siamo nell’anno del Signore 1918, e bisogna ancora credere nei mostri!