sabato 20 aprile 2024
La Mimosa: Simbolo della Festa della Donna

La mimosa come simbolo e dono in questa giornata è una usanza italiana.
La scelta del fiore-simbolo è stata fatta nel 1946 della Unione Donne Italiane (UDI ) e fu scelta la mimosa, che tra l’altro fiorisce proprio nel periodo della festa, perché il giallo esprime vitalità, forza e gioia; il giallo poi rappresenta il passaggio dalla morte alla vita e ricorda le donne che si sono battute per la nascita di un mondo giusto.
La mimosa, Acacia Dealbata, è un albero ornamentale di origini Australiane che da quasi duecento anni si è adattato in Europa nelle regioni dal clima temperato.
Caratteristiche le sue foglie bipennate e i fiori gialli a grappolo, dal profumo inconfondibile, può arrivare fino a 30 m di altezza nelle sue terre originarie, ma da noi non supera i 12 m. Proprio come una donna la mimosa ha un aspetto delicato, ma non appassisce mai durante le stagioni e si rinnova continuamente. A causa di queste sembianze di fragilità che nascondono forza e vitalità la mimosa è diventato il simbolo della femminilità.

Regalare una mimosa

Tutti sanno che la festa della donna è caratterizzata dal fiore della mimosa. Il fiore è stato scelto come simbolo fondamentalmente per via della sua fioritura nel periodo di marzo, dunque in tempo per essere regalato a tutte le donne che vogliono festeggiare l’8 marzo.
Il simpatico fiore dalle palline morbide e gialle contraddistingue e simboleggia da decenni l’importante ricorrenza, spesso ormai banalizzata in una semplice uscita con le amiche anziché ricordare il memorandum storico che ha portato all’origine della festa delle donne.
Se qualcuno dovesse regalarvi una mimosa o un mazzo di mimosa, ecco alcuni consigli per apprezzare il dono nel migliore dei modi.
La mimosa è un fiore molto delicato e di breve durata, ma esistono alcune piccole attenzioni per “allungarle la vita”. Innanzitutto è preferibile tenerla lontana da fonti di calore quali il termosifone perché l’aria secca ne peggiora l’aspetto; quindi è meglio non mettere nel vaso acqua fredda ma tiepida, così che i piccoli fiorellini non ancora sbocciati potranno aprirsi e quelli già sbocciati diventeranno più soffici e vivranno più a lungo.
Quando poi arriverà il momento in cui vedrete le palline gialle perdere vitalità, potrete sempre decidere di renderle eterne facendole seccare. Basta eliminare le foglie dagli steli e appendere il mazzo a testa in giù in un locale asciutto e buio, magari un ripostiglio, e tenerlo lì finché non è seccato.

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